PREGHIERA PER LA PACE RUSSIA – UCRAINA

Di fronte alle notizie di venti di guerra tra Russia e Ucraina che in questi giorni riempiono i nostri telegiornali, e accogliendo l’appello di preghiera di Papa Francesco, l’Azione Cattolica Diocesana non può rimanere impassibile e il Consiglio Diocesano ha pensato di coinvolgere i propri soci organizzando un momento di preghiera comunitaria che arrivi a sensibilizzare le coscienze degli uomini di potere che hanno in mano le sorti di migliaia di nostri fratelli e sorelle che in questi giorni vivono nell’incertezza e nella paura.

Pertanto chi vuole, in questo periodo incerto, può pregare ogni sera alle ore 21,00 nelle proprie case, con i propri familiari, accendendo una candela o nelle parrocchie il sabato o la domenica in comunione con tutti i fedeli prima, durante o alla fine della Celebrazione Eucaristica chiedendo la cessazione dell’escalation della Russia nei confronti dell’Ucraina e la fine della crisi.

Nella raccolta multimediale troverete lo schema della preghiera. Buona preghiera a tutti voi.

Mazara del Vallo, lì 16 Febbraio 2022

 

 

L’addetto stampa AC Diocesana

Alberto ALAGNA

CONSIGLIO DELEGAZIONE REGIONALE AC: “Ricomincio da tre”

“Ricomincio da tre” è il titolo del Consiglio Regionale di AC che si è svolto domenica 21 novembre u.s. presso l’Hotel Riviera di Pergusa (EN).

Al Consiglio ha partecipato la Presidente Diocesana Enza LUPPINO, il Vicepresidente per il settore adulti Alberto ALAGNA, i Vicepresidenti per il settore giovani Michele COLICCHIA e Maria Chiara PARISI e la Segretaria del Movimento Studenti Sofia CARUSO.

Ad aprire i lavori è stato Sebastiano DISTEFANO Delegato Regionale che salutando i partecipanti provenienti dalle varie diocesi siciliane ha espresso la propria gioia nell’incontrare quanti condividono la responsabilità associativa.

Ricominciare da tre ricordando il “DNA” associativo preghiera, azione e sacrificio e percorrendo le tappe degli Orientamenti per il triennio 2021-24 “Passiamo all’altra riva”. Orientamenti che vogliono essere delle indicazioni di priorità da assumere e di processi da attivare per dare forma, tutti insieme concretamente e localmente, a un’AC intraprendente e appassionata. Linee di lavoro che dovranno guidarci a guardare sempre più la vita associativa come luogo di maturazione umana e cristiana delle persone, sia attraverso la cura delle relazioni, sia attraverso le relazioni di “cura”, promuovendo una corresponsabilità diffusa e inclusiva che allena tanto alla cittadinanza, quanto alla piena partecipazione alla vita ecclesiale.

In questo percorso di riflessione su come vogliamo fossero le nostre associazioni e come dobbiamo essere noi per ricominciare ci ha aiutati il prof. Gioacchino LAVANCO docente di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione dell’Università di Palermo.

Il professore ha paragonato l’AC a tre dipinti famosi da dove poter estrapolare le tre qualità che l’associazione e i loro soci devono avere:

  • Le nozze di Cana – Veronese, 1563;
  • The Panters Daugheters Chasing e Butterfly – Gainsborough, 1755-56;
  • Un bar aux Folis Bergere – Monet, 1881.
  1. – L’Azione Cattolica deve essere vigile e attenta come lo è stato Maria nelle nozze di Cana ad accorgersi che era finito il vino. Deve essere formata da persone che hanno il coraggio di stupire, turbare in senso positivo il prossimo, e così come ha fatto Maria, poter scongiurare che la festa non abbia un lieto fine.
  2. – I soci dell’Azione Cattolica devono essere sempre pronti ad allungare il braccio verso il prossimo, come fa una delle due sorelle raffigurate nel dipinto di Gainsborough, devono essere sempre pronti ad aiutare chi si trova in difficoltà. Noi siamo quelli che dobbiamo indicare con coraggio quale è la strada giusta da percorrere.
  3. – Lo sguardo dei soci dell’Azione Cattolica non deve essere assente, superficiale, come quello della barista del dipinto di Monet. Il nostro non deve essere uno sguardo che non guarda negli occhi, ma deve essere uno sguardo che si ferma ad osservare i particolari dell’interlocutore che ha davanti. Questo è un rischio che non dobbiamo correre.

<<In conclusione noi di AC dobbiamo vivere questo tempo così come si presenta, essere attori anche se la scena non è quella migliore. Siamo accompagnatori presenti che dovranno far recuperare alle persone l’etica morale dell’essere cristiani. Noi testimoniamo un fare di relazioni dentro le persone che alla base delle regole c’è la fede>>.

Successivamente i presenti hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica officiata da don Enzo SMRIGLIO assistente regionale dell’AC che durante la sua omelia ha sottolineato le caratteristiche che un laico di AC deve avere: << mitezza, pacatezza, capacità di ascoltare. Un laico di AC deve avere una dimensione di evangelica delizia e farsi trafiggere il cuore dalla Parola che lo deve disturbare e turbare senza timore>>.

 Il consiglio si è concluso con le riflessioni dei settori sul periodo di lockdown che abbiamo vissuto lo scorso anno. Tre le parole che sono prevalse positivamente da quel periodo: Preghiera, Famiglia, Essenzialità.  

Mazara del Vallo, lì 23 Novembre 2021

 

L’addetto stampa AC Diocesana

Alberto ALAGNA

FESTA DELL’ADESIONE ANNO 2022: Le parrocchie rinnovano il proprio “SI”

Il giorno in cui Maria ha detto “SI” all’Arcangelo Gabriele le associazioni parrocchiali della Diocesi di Mazara del Vallo rinnovano il proprio “SI” all’Azione Cattolica Italiana.

Per l’occasione, giovedì 2 dicembre u.s. nella Basilica Cattedrale di Mazara del Vallo alle ore 19.00, si è celebrata la veglia di preghiera in preparazione alla festa dell’Adesione dell’8 dicembre presieduta da Don Marco Laudicina, assistente del settore Giovani. È stato per i presenti un momento intenso di preghiera, di riflessione e di gioia condivise. Don Marco ci ha offerto alcune riflessioni che sono per noi e per le nostre realtà parrocchiali dono da condividere e stile da vivere.

Commentando le letture proposte per la veglia prese dai pensieri di Carlo Carretto, don Marco ci ha aiutato a riscoprire il senso profondo di essere laici di AC: “Noi siamo il filo, e Dio è la corrente. Tutto il nostro potere sta nel lasciar passare la corrente”. La nostra richiesta a Dio non deve essere di benedire pensieri e progetti solo “nostri” ma una manifestazione della nostra disponibilità ad aderire alla volontà del Signore. A noi viene chiesto di tenere gli occhi “fissi su di Lui” e nel silenzio della preghiera riscoprire la scelta di essere di AC: un percorso non disincarnato, attento a scrutare i segni dei tempi tramite una formazione integrale e continua che porti anche all’impegno personale negli ambiti civili e sociali.

La carità diventa “la sintesi della contemplazione e dell’azione, è il punto di sutura tra il cielo e la terra, tra l’uomo e Dio”. Durante la veglia sono stati presentati all’altare alcuni segni:

  1. – un’immagine del Volto di Cristo – Fissi su di Lui:
  2. – un paio di occhiali – Guardare oltre la realtà con gli occhi di Dio;
  3. – un binocolo – Vedere anche chi è lontano, chi si è allontanato e desiderare di raggiungerlo;
  4. – le tessere delle associazioni parrocchiali – Segno di appartenenza.

È stata consegnata alla Diocesi una candela accesa a Roma nella Cappella della “Domus Mariae” dalla prima candela di Avvento. A questa candela sono state accese le candele di tutte le associazioni parrocchiali per portare la luce dell’adesione ad ogni singolo socio. Un gesto simbolico per comunicare che in AC si cerca di camminare fianco a fianco alle persone di tutte le età sostenendosi reciprocamente e tessendo legami veri e sinceri.

Fissi, dunque, ma non immobili. Dopo l’esperienza delle chiusure e delle restrizioni dovuti alla pandemia, sentiamo il bisogno di leggere l’invito alla fissità non come ad una fuga da ciò che ci circonda, ma come la chiamata ad allargare lo sguardo, determinati – in questo sì, fissi (forse anche un po’ fissati) – a notare i particolari, a leggere la realtà complessa in cui siamo immersi, a scorgere chi sta ai margini. La promozione associativa, in fondo, ci sembra questo: un continuo esercitare la visione d’insieme, con la capacità di “sconfinare” oltre ciò che balza agli occhi a prima vista.

Ed ecco che mercoledì 8 dicembre 2021 Festa dell’Immacolata Concezione le candele si sono accese in tutte le realtà associative parrocchiali della diocesi, Mazara, Marsala, Campobello, Partanna, Gibellina e Poggioreale, scaldando i cuori di chi ragazzi, giovani, adulti condividono il percorso formativo che con l’Azione, la Preghiera e il Sacrificio porta noi laici ad essere parte integrante della Chiesa Cattolica.

Un “SI” il nostro non solo all’Associazione ma alla Chiesa, al Paese; un “SI” che vuol dire mettersi in cammino con tanti altri uomini e donne, ragazzi e giovani, studenti e insegnanti, lavoratori e pensionati. Genitori e figli, per dare vita a una vera e profonda esperienza di fraternità. Il nostro augurio è che ognuno di noi possa portare la luce di Gesù in ogni luogo abitato e possa essere il buon giardiniere che fa Rifiorire la vita associativa.

BUONA ADESIONE A TUTTI VOI”

Mazara del Vallo, lì 09 Dicembre 2021

 

La Presidente Diocesana

Enza LUPPINO

L’addetto stampa AC Diocesana

Alberto ALAGNA

ASSEMBLEA DIOCESANA INIZIO ANNO 2021-22: Il Consiglio AC visita le parrocchie

È ora di avere gli sguardi “Fissi su di Lui” (Lc. 4, 14-21). “Sguardi fissi per contemplare l’azione prioritaria per coinvolgersi nella vita che scorre tumultuosa attorno a ciascuno di noi, espressa con gesti semplici come la bellezza disarmante di un sorriso, o la consolazione pacificante di in volto disteso e gioioso” (Guida Adulti – Questione di sguardi). 

E quest’anno il Consiglio Diocesano dell’Azione Cattolica di Mazara del Vallo volge lo sguardo “a tutto campo” incontrando i volti e i sorrisi delle realtà parrocchiali diocesane. Lo fa attraverso l’Assemblea di inizio anno associativo 2021-22 itinerante, in tour.

Il tour inizierà venerdì 15 p.v. nella Chiesa Madre di Poggioreale e terminerà giovedì 28 ottobre 2021 presso la Chiesa San Giovanni Battista di Campobello di Mazara.

L’Azione Cattolica è piena di legami ed esperienze preziose e profonde cerchiamo, in questo periodo post-pandemia, di sfruttare questi legami come kairos: un momento opportuno per “prendere il largo” e cercare una nuova identità in un mondo che cambia radicalmente sotto i nostri occhi. (Orientamenti pastorali dopo la pandemia 2021-22).-

Mazara del Vallo, lì 13 Ottobre 2021

 

L’addetto stampa AC Diocesana

Alberto ALAGNA

PARROCCHIA SACRO CUORE IN SANTA MARIA DI GESU’ MAZARA: CAMPO EDUCATORI 2021 – “Fissi su di Lui….a tutto campo”

Si è svolto sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021 il Campo Educatori dei membri dell’Azione Cattolica Italiana della Parrocchia Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù di Mazara del Vallo (TP).

L’evento, organizzato dal Consiglio A.C. Parrocchiale si è svolto presso la Casa di Spiritualità – Oasi Bartolomea Capitanio di Rampinzeri Santa Ninfa (TP).

Nei due giorni gli educatori sono stati partecipi di due momenti educativi: uno riguardante l’organizzazione dei settori e dei gruppi dell’Azione Cattolica Parrocchiale con un particolare riguardo allo sguardo dell’educatore, “Fisso su di Lui …uno sguardo a tutto campo”, verso i ragazzi che ci vengono affidati; l’altro è stato dedicato alla formazione spirituale dei singoli partecipanti.

Durante il Campo è’ stato presentato dai responsabili di settore il cammino formativo per il prossimo anno associativo 2021-22 che si accinge a partire:

ADULTI: il testo “Questione di sguardi” propone un itinerario formativo e missionario a “misura di adulti”, adatto per le diverse età e condizioni di vita e si propone di aiutare a formare laici che sappiano vivere, in modo autentico e originale, la propria esperienza cristiana nella vita quotidiana, dentro una storia e un’umanità che coinvolgono.

GIOVANI/ISSIMI: il testo “Non ve ne accorgete?” per i giovani propone di vivere l’età attuale da profeti, provando a riformare la realtà – cioè dandone una nuova forma – a partire dalle piccole cose e provando così a vedere, udire e percepire la presenza fiduciosa di Cristo nel mondo che ci circonda; “Punto di (non) ritorno” per i giovanissimi vuole essere lampada e zaino, luce e strumento. Siamo consapevoli, infatti, che è il ritorno il percorso più difficile, sicuramente più faticoso dell’andata. È il cammino che è ancora da vivere e che acquista senso se è condiviso, se è orientato alla speranza, se non si procede a tentoni ma che sia un ritorno “colorato”, che trovi la forza di essere rilancio e riscoperta di se stessi.

RAGAZZI: nell’anno in cui il cammino A.C.R. accompagna i bambini e i ragazzi a scoprire il mistero di Gesù Cristo e in esso il desiderio di originalità e unicità, entriamo insieme nella sartoria, il luogo fisico in cui si realizzano abiti, ma anche e soprattutto un laboratorio artigianale, dove si esprime l’arte del creare e dove si può sentire esclamare quello che è il nuovo slogan: “Su misura per te!”. Nella ciclicità delle categorie il 2021-2022 è proprio l’anno della novità e i bambini e ragazzi sono accompagnati dal Vangelo di Luca a mantenere lo sguardo fisso su Gesù. Il Dio rivelato da Gesù Cristo veste i panni dell’umanità e la riconduce alla sua forma più autentica: Gesù è il maestro che si riveste di regalità per indossare il grembiule del servizio (cfr. Gv 13,4).

Nella giornata di domenica gli educatori hanno partecipato all’Assemblea Ordinaria di inizio anno associativo dove si sono messe in itinere iniziative, proposte, progetti da realizzare nel corso del nuovo anno associativo. Il campo si è concluso con la partecipazione alla celebrazione Eucaristica officiata dall’Assistente Spirituale dell’associazione Don Giuseppe LUPO.

Ad accompagnare gli Educatori in questo percorso di formazione e a seguirli per l’intero anno è stato il brano biblico Lc. 4, 14-21 “Fissi su di Lui” e gli orientamenti pastorali dopo la pandemia “Il deserto fiorirà”.

«Se troviamo di nuovo il coraggio e l’umiltà di dire ad alta voce che il tempo della crisi è un tempo dello Spirito, allora, anche davanti all’esperienza del buio, della debolezza, della fragilità, delle contraddizioni, dello smarrimento, non ci sentiremo più schiacciati, ma conserveremo costantemente un’intima fiducia che le cose stanno per assumere una nuova forma scaturita esclusivamente dall’esperienza di una Grazia nascosta nel buio»

(Papa Francesco, Discorso alla Curia Romana, 21 dicembre 2020, n. 6).

Buon Cammino

Mazara del Vallo, lì 18 ottobre 2021

L’addetto stampa AC parrocchiale

Alberto ALAGNA