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150 AC: ho respirato aria di famiglia a pieni polmoni

DIARI DI AC - WEB

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Antonietta Vivona

Non si possono spiegare certe emozioni, la prima cosa che mi viene in mente è che non esistono gioie più grandi di quelle inaspettate. Partecipare per la prima volta ad un’assemblea nazionale (momento molto importante per ogni associato A.C. e per ogni laico cristiano) non ha prezzo. Certe esperienze vanno soltanto vissute, solo cosi ci rendiamo veramente conto di quanto importanti sono le assemblee e di come ti fanno crescere… umanamente, spiritualmente, cristianamente, migliorandoti ovviamente. Varcando per la prima volta la soglia della Domus Pacis si respira soltanto aria di AC a pieni polmoni. È qualcosa di meraviglioso, tutto organizzato alla perfezione, nei minimi particolari, con ogni tipo di ospiti di riguardo e genere.

Le emozioni vissute là dentro (che mai potrò scordare nella mia vita) sono state accompagnate da momenti e persone meravigliose, che hanno saputo spiegarmi il tutto in maniera molto generosa è precisa, rivelandosi ottime compagni di viaggio. La mia esperienza personale credo che non abbia arricchito solo me, perché ho cercato di riempire un bagaglio pieno di cose solo meravigliose e stupende, pronto da consegnare a tutti quelli che vorranno accogliere ed ascoltare il contenuto. Penso di essere stata immensamente graziata da Dio perché proprio quest’anno, in concomitanza con l’assemblea si è festeggiato il compleanno A.C. 150 anni coronando il tutto con la visita del Santo Padre Papa Francesco.img-20170430-wa0006Emozioni che ancora oggi stento a spiegare a parole e credere. So solo che non mi sono sentita più il cuore e le gambe. Le lacrime di commozione e gioia rigavano il mio viso, tanto da non poterli contenere. Essere seduta nel sagrato a poca distanza dal Papa mi fa vibrare ancora il cuore. Che dire, non ci siamo fatti mancare nulla, l’ac sa proprio farti sentire a casa, accolta, amata e capita, proprio come vuole il nostro buon Dio. Concludo dicendo che le assemblee non sono pesanti, ne leggere, tutto sta a noi e al valore che gli diamo o vogliamo dare e a ciò che ci serve. Io penso che ogni tesserato deve nutrirsi proprio della grande esperienza che un assemblea sa donare. È tutto un dare e un avere. Dagli ospiti ai vescovi, ai preti al presidente (stupenda appunto la relazione del presidente) e a tutti i laici pieni di speranza per un futuro migliore perché l’AC c’è. Mi sono piaciute tantissimo le votazioni per l’emendamento, momento forte, stancante pieno di allegria e attenzione. Con un finale davvero speciale, tutti i ragazzi dell’ACR hanno presentato un bel momento di vita assembleare seguiti da uno staff di persone eccellenti. Tutto ciò fatto con amore. Impossibile trattenere le lacrime. Voglio ringraziare il buon Dio per avermi messo accanto le giuste persone per sostenermi e portare avanti un cammino di fede pieno di movimento come l’ac sa fare.

GRAZIE A.C.

 

Antonietta Vivona

Viceresponsabile ACR diocesana

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