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Invalsi 2017: Le ragioni di una scelta controcorrente

Il 9 maggio si sono svolte le prove invalsi per le classi seconde delle scuole superiori. Noi come MSAC non ci tiriamo indietro di frotne a questa prova, che serve a verificare il buon andamento della nostra scuola.

Il boicottare le prove nonn è la soluzione, la soluzione è affrontare con spirito di partecipazione ogni ostacolo che la scuola ci pone davanti!

L’articolo sottostante è stato scritto dal MSAC nazionale dopo aver incontrato il responsabile della sezione invalsi, dott. Roberto Ricci, in data 8 maggio:

 

Il 9 maggio, giorno delle prove INVALSI per le classi seconde delle scuole superiori, il Movimento Studenti di Azione Cattolica invita le studentesse e gli studenti d’Italia a non scioperare e a partecipare ai test INVALSI.

Riteniamo che lo sciopero studentesco sia sbagliato. L’istruzione è infatti un nostro diritto: per noi, una scuola chiusa è una sconfitta e una classe abbandonata è un torto nei confronti di ragazze e ragazzi che nel mondo ancora oggi non godono del diritto all’istruzione. Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, che lo esercitano rinunciando al salario corrispondente. Non si chieda a noi, studentesse e studenti, di manifestare un disagio con uno strumento che non ci appartiene. Invece è proprio delle studentesse e degli studenti portare sui banchi di scuola una riflessione seria, prendere la parola con coraggio, dialogare con i docenti, osare il primo passo, abitare la scuola con passione, soprattutto nei momenti di fermento.

Infatti ancor di più nel giorno in cui siamo chiamati a partecipare alle prove INVALSI, non ci tiriamo indietro. Crediamo che i test, seppur migliorabili, possano essere un valido strumento per osservare lo stato di salute delle nostre scuole. Le prove infatti provano a verificare le competenze delle studentesse e degli studenti, non per giudicare, ma per capire dove e come possiamo migliorare. Inoltre, essendo una prova uguale per tutta Italia, i risultati offrono una possibilità di confronto tra aree geografiche diverse per osservare se ci sono disuguaglianze all’interno del Paese, se la scuola riesce a combatterle o le amplifica nel tempo.

Il tema della valutazione è complesso e per questo proviamo ad approfondire: per tutta la settimana proponiamo incontri per confrontarci sui sistemi di valutazione in Italia e nei diversi Stati dell’Unione Europea. Proveremo a capire meglio come migliorare la valutazione di studenti, docenti e scuole grazie a una video intervista al dott. Roberto Ricci, responsabile dell’area prove INVALSI, e a una scheda di approfondimento sui sistemi di valutazione europei, essendo il 9 maggio anche la festa dell’Europa.

Perciò, come Movimento Studenti di Azione Cattolica scegliamo di non boicottare le prove INVALSI. Crediamo nei test INVALSI finché sono strumenti di valutazione propositiva, che non giudicano il singolo, ma aiutano il percorso di ciascuno, promuovendo la crescita di tutta la comunità scolastica. Con coraggio entriamo a scuola per partecipare, per offrire il nostro contributo, perché noi siamo la scuola che teme di essere dimenticata, non di essere valutata.

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica

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