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Vivere in Bellezza – un concentrato di emozioni

img_1769A due giorni dalla conclusione del campo scuola diocesano di Azione Cattolica, ”Vivere in bellezza”, che si è tenuto dal 25 al 28 agosto 2017 all’oasi Bartolomea Capitania, di Rampinzeri,  è ancora viva l’emozione e la carica che ognuno di noi ha portato con sé.

Una valigia piena di ricordi, di sensazioni, di volti e di identità, di compagni di campo e di nuovi amici.

Un’esperienza sana, di gioia condivisa, che ha permesso ai giovanissimi e giovani, provenienti dalle parrocchie della nostra Diocesi, di confrontarsi e di vivere nella bellezza e nella pienezza della vita, contemplando le meraviglie del Creato.

“Per il credente contemplare il creato è anche ascoltare un messaggio, udire una voca paradossale e silenziosa”. (Papa Francesco, Laudato sì.85)

Non sono mancati i momenti di preghiera e di riflessione, di deserto e di Adorazione Eucaristica, in cui ogni giovane ha sperimentato il silenzio, restando da solo con la propria identità, riscoprendola, scovando nel proprio io e ascoltando i propri dubbi.

Dal campo è emersa l’esigenza di ritrovare il proprio tempo e il proprio spazio nelle parrocchie, nella società e nelle scuole, di cui si occupa il MSAC (Movimento studenti Azione Cattolica), il bisogno di essere ascoltati e di “Dar voce ai pensieri”, proprio come riportava la scatola posta in un angolo dell’oasi, dove i giovani hanno avuto modo di scrivere, nei 4 giorni di campo, i loro pensieri, dubbi, interrogativi..

Nel corso del campo, i giovani hanno visitato il Cretto di Burri, dove hanno ripercorso le vecchie strade e ciò che è rimasto in seguito al terremoto del ’68, e che è stato ricoperto da un manto di cemento, che trasmette la tristezza e la tragicità di quei momenti, ma che nonostante tutto resta vita e che è divenuto bellezza, opera d’arte.

Altro momento clue della permanenza dei giovani è stata la visita di Sua eccellenza, Monsignor Domenico Mogavero. Guide spirituali del campo sono stati Don Giuseppe Biondo assistente unitario di AC e don Marco Laudicina e Daniele La Porta, seminarista, che ha vissuto il campo da giovane, svelando solamente il penultimo giorno la sua vera identità.

Clicca il link per vedere i “Tg di Ac”, in cui i ragazzi si sono trasformati in giornalisti per una sera, raccontando la giornata trascorsa.

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